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nel nuovo articolo 123-bis del bilancio Marina di
L. 1.610.000.
i) Anticipazioni' a Società private.
Con decreto legge 17 giugno 1923 n. 1386 il
Governo fascista concede antecipazioni sul Teso
ro dello Stato fino a 100 milioni di lire alla So
cietà Italiana per le F. S. del Mediterraneo.
1) Altri interventi statali nell’economia privata.
R. D. L. 1 febbraio 1923 n. 211 concede sussidi
a costruzioni navali private per milioni annui 37.
. R. D. L. io settembre 1923 accetta la conver
sione di valute austro-ungariche dei commercian
ti in Dalmazia.
R. D. L. 21 gennaio 1923 n. 249 concede nuo
vi titoli di debito pubblico ai sottoscrittori pres
so la fallita Casa Mazzei.
R. D. L. 29 aprile 1923 n. 966; art. 24: « Le
imprese nazionali ed estere che esercitano nel
Regno l'assicurazione sulla vita, sono obbligate
B) Vie aperte alla i
SOPPRESSIONE INCHIESTA SPESE DI GUER
RA. — Nel programma fascista del 1920 era richie
sta « la revisione di tutti i contratti di forniture di
guerra.
Ma, appena arrivato al Governo, il fascismo ema
na un decreto (19 novembre 1922, n. 1487) col qua
le è soppressa la Commissione d’inchiesta sulle spe
se di guerra, che aveva proceduto alla revisione
dei contratti e restituito allo Stato qualche centi
naio di milioni malamente estorti; ed è aggiunta la
sanzione di pene contro chiunque ne pubblichi in
discretamente i risultati e le constatazioni.
CONCESSIONE FERROVIE SICIJUE. — Colle
due. convenzioni 21 marzo 1923 (pubblicate solo ITI
ottobre!) si concede la costruzione di 800 chilometri
di ferrovie sicule, metà a due signori (certi Nico
lini e Romano) per una società da costituirsi, e per
l’altra metà ad una Compagnia generale per lavo
ri e servizi pubblici, di cui è consigliere Ring. Bira-
ghi, membro del Consiglio Superiore dei LL- PP.
L’importo complessivo delle costruzioni è di circa
un miliardo; la concessione non ha nulla di ciò
che s’intende con questa parola: non oggetto de
terminato (non vi sono progetti; non è neppur sta
bilito se le linee saranno a scartamento ridotto o
normale; i quattrocento chilometri possono essere
ridotti 0 aumentati; le linee non sono determinale);
non garanzie per lo Stato; no.n infine U tempo en
tro il quale si dovranno ultimare i lavori. C’è que
sto solo di ben determinato: il diritto, che così si
regata, senza nessun corre spettivo, a. semplici pri
vati sprovvisti di. qualsiasi, titolo (che non sia l’a
micizia del Ministro) di un monopolio di costru
zioni pei- l'importo di un miliardo aumentabile ad
libitum, diritto di cui i concessionari possono far
commercio ritraendo utili vistosissimi, e il compen
so dell’8 per cento dopo pagati i prezzi da stabi
lirsi e tutte le possibili ed immaginabili spese ge
nerali: una piccola mancia di 80 milioni!
a cedere all’Istituto Nazionale delle Assicurazio
ni una quota parte (iniziale 40%) di ciascun ri
schio assunto per le operazioni che costituiscono
il portafoglio italiano ».
R. D. L. 21 ottobre 1923 11. 2503. Esercizio
provvisorio per conto dello Stato della linea Gra-
natari-Barcellona.
E’ infine annunziato un Istituto semi-statale di
credito per l’emigrazione, di cui gli interessi sa
rebbero garantiti... dai contributi degli emigranti.
LAVORI IN ECONOMIA. — L’Amministrazione
delle Ferrovie aveva deciso di concedere in appalto
a privati i lavori per la direttissima Firenze-Bolo-
gna. Le organizzazioni operaie e cooperative locali
di cui si sono impadroniti i fascisti, si agitano e-
tumultuano. Dopo pochi giorni appare la dichiara
zione ufficiale che il Governo muta idea, non ce
derà i lavori in appalto, ma li farà eseguire diret
tamente. (Comunicato Agenzia Italiana 22 settem
bre 1923).
peculazione privata
ZUCCHERO. — Nel 1922. in cambio di un dazio
protettivo altissimo, gli zuccherieri si impegnavano
a fornire tutto il prodotto deH’anno 1922-23 a 575
lire il quintale. Fino al maggio 1923 il Governo
ha mantenuto la protezione e il calmiere, impeden
do cosi l’ingresso allo zucchero estero che nell’au
tunno 1922 era ancora a bassi prezzi
Nel maggio 1923, la protezione doganale è dive
nuta superflua perchè lo zucchero estero è più caro
dell’italiano. Il Governo ha abolito allora il dazio,
ma ha nello stesso tempo concesso arbitrariamente
e silenziosamente agli zuccherieri e commercianti
italiani di vendere lo zucchero a prezzi superiori al
calmiere concordato, col pretesto che lo zucchero i
taliano era insufficiente al consumo- dell'annata.
Poiché il consumo mensile italiano supera i
250 mila quintali, e da maggio ad agosto entraro
no nel consumo italiano meno di 270 mila quintali
di zucchero estero in complesso, si può ritenere
che zuccherieri e commercianti abbiano potuto esi
tare circa 700 mila quintali di zucchero indigeno a
un prezzo aumentato in media di 65 lire il quintale
in confronto al concordato calmiere.
li Governo annunciò alla Camera che avrebbe
esercitato un’azione calmieratrice introducendo
zucchero tedesco in conto riparazioni; ma. questo
— come i socialisti avevano preveduto —. cominciò
a entrare solo verso la fine di luglio, troppo tardi.
In tale modo e in conclusione : dapprima il Go
verno danneggiò per qualche milione di lire orò
tutta la Nazione quando impedì l'entrata dello zuc
chero estero a buon prezzo, e più tardi dovette
acquistarlo più caro;
poi fece passare, contro un preciso impegno, quasi
cinquanta milioni di lire dalle tasche dei consuma
tori a quelle degli speculatori zuccherieri;
e infine, si, trova caricalo di oltre 40 mila quin
tali di zucchero germanico pagato ad un prezzo-
(lire 270, con la tassa di fabbricazione 570, più il tra
sporto), che gli rende ormai diffìcile la rivendita.